Il Piano Strategico
Il funzionamento del Piano
Il processo di funzionamento del Piano Strategico si basa su tre momenti principali, fortemente interrelati tra loro che, secondo un processo dinamico, producono un output e si ricalibrano continuamente. Nello specifico questi sono: l’individuazione degli ambiti prioritari, che rappresentano la contestualizzazione degli obiettivi strategici del Piano; l’individuazione delle azioni di sistema, vale a dire gli strumenti utilizzati per il raggiungimento del maggior numero di obiettivi; l’attuazione delle attività di monitoraggio/valutazione che consentono tanto di ricalibrare i primi quanto di valutare le seconde assicurando la flessibilità del Piano.
La definizione degli ambiti prioritari emersa dalla sintesi delle attività di analisi del contesto territoriale (analisi desk) e dalle attività di concertazione territoriale e partecipazione si specifica ulteriormente nell’individuazione delle correlate politiche d’intervento, anche sulla base di un’analisi di coerenza tra queste ultime e l’ordinario percorso di programmazione dello sviluppo territoriale in atto, tanto della stessa Provincia quanto degli enti sovra-ordinati.
L’individuazione delle azioni di sistema, che possono essere definite come quelle azioni integrate, trasversali e capaci di indurre percorsi di sviluppo endogeo ed autopoietico (che si alimenta e si sostiene senza input esterni), sono fortemente correlate con le politiche d’intervento prioritarie individuate dall’Amministrazione Provinciale in condivisione con gli altri attori locali. La loro identificazione, che avviene tramite processi trasparenti e partecipati, incarna l’attuazione del Piano in quanto ne rappresenta la manifestazione più tangibile e visibile.
La fase di monitoraggio e valutazione rappresenta l’elemento che attribuisce la dinamicità all’intero sistema. Il funzionamento del Piano, infatti, non si esaurisce con l’individuazione dei due precedenti elementi, ma al contrario inizia, se così si può dire, da lì. Questo significa, infatti, che deve realizzarsi da una parte un continuo monitoraggio sull’implementazione delle azioni di sistema individuate e dall’altra una valutazione delle politiche al fine di consentirne l’eventuale adeguamento alle nuove esigenze o condizioni economiche e sociali che dovessero determinarsi nel corso del tempo.
In altre parole, la fase di monitoraggio e valutazione diventa indispensabile per riavviare e riattivare costantemente il processo di pianificazione strategica, passando da un sistema di relazioni circolari, e quindi statiche, al sistema progettazione – azione – valutazione, ad uno a spirale, assicurando quindi, un processo di miglioramento continuo.
Il Piano Strategico si caratterizza così da una continua attività di confronto (con gli attori territoriali), verifica e rielaborazione o revisione in itinere degli obiettivi e degli interventi del Piano qualora gli stessi si dimostrino non più adeguati alla realtà locale, che per sua natura è caratterizzata da un continuo mutamento.